martedì 16 febbraio 2010

il bastone-carota e la carota-bastone


Ok, chi mi segue sa come la penso su soldi e lavoro e conosce bene la mia posizione sull'agonia del capitalismo e sull'inadeguatezza della risposta del socialismo. Ah no? Mai raccontata? Va bene, se scriverò un libro ve lo consiglierò. Ma c'è un articolo che dovreste leggere, qualcosa di ben più agghiacciante di Paranormal activity, ed è su Repubblica. Il titolo? «Lavorare meno, lavorare sempre», ovvero come grazie alle nuove tecnologie ce la prenderemo nel culo al grido di «Bisogna produrre di più!». Cosa e per chi, resta un mistero. Io mi sento già un'esagerazione a quest'ora del pomeriggio, visto che stamattina ho terminato il lavoro in scadenza mentre chattavo con la mia fidanzata, commentavo un po' di post,  scrivevo questo, sceglievo la musica da ascoltare sull'ipod e salutavo una vecchia conoscenza che è tornata in queste Langhe desolate. Ah, ho anche fatto la cacca, del resto non faccio mica il cassiere al Carrefour! Certo, a un dato punto dell'anno ci saranno periodi in cui uscire alle sei e mezza sarà un'utopia, ma saranno giorni, settimane (diononvoglia!). Per il resto potrei lavorare quattro ore piene al giorno e per il resto fanculo. Arrivando magari alle otto del mattino, giusto per non pranzare poi troppo tardi. Oppure lavorare a casa di tanto in tanto, tra una puntata di Lost e due coccole al gatto. Ma il bdcdP è regno dell'ipocrisia e quindi si fa tutti lo stesso orario, zitti e muti, e se si resta dopo una certa, anche se ci si fanno le seghe davanti a internet, quello che conta è il pensiero. Date retta, spira 'na bisa per niente buona: se ne siete capaci, non fatevi fottere.

10 commenti:

  1. A proposito di alambicchi alieni: "... risorse nuove e fresche. Soprattutto di tipo umano." è perfetto. Comunque tu sei un inguaribile ottimista se credi che il bdcdP sia il regno dell'ipocrisia. Quell'articolo era da scrivere. E basta. E' il loro lavoro. Tutto il resto non mi sembra abbia a che fare con un concreto esame di realtà o quantomeno non diffuso. Senza dimenticare il fatto che quanto incida l'organizzazione dell'orario di lavoro con la qualità delle proprie vite e del lavoro stesso e quanto sia migliorabile anche con piccoli accorgimenti, sia consapevolezza alla portata di un gran numero di lavoratori: non c'era tutto 'sto bisogno della ricerca. Però se vogliono tutto scritto nero su bianco, pace. Sulle tattiche per scardinare le vecchie abitudini, tuttavia, temo che per molte zone geografiche avranno bisogno di più generazioni di scienziati per approntarne di efficienti. Poi non so... Però so che qui gira un altro motto: Lavorare meno, lavorare tutti. Scegli il peggiore.

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  2. ... Però, forse bisogna concentrasi sul significato profondo. L'interpretazione "illuminata" è fuorviante.

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  3. che ne dici di «lavorare meno, lavorare quando serve»?

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  4. E vabbé, grazie: con me ti viene facile. Cosa vuoi che ti dica? Però stai attento, ché per decidere il quando serve c'è il rischio che ci si scanni. Potremmo estinguerci per molto meno.

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  5. ... Belle, però, le tue virgolette? Com'è che ti vengono così, attè? A me no. Vedi?:
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    ...
    ?

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  6. ci estingueremo comunque e per molto meno, i segnali ci sono tutti. e poi "ci" chi? esseri umani? esseri viventi? mondo occidentale? europei? italiani?
    p.s.: i caporali con il mac si fanno con alt 1 e alt maiuscolo 1

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  7. Anche io faccio un lavoro che mi permetterebbe di lavorare da casa, come tra l'altro già faccio, e anche io mi sono sempre chiesto che necessità ho di attraversare tutta la città per venire a rinchiudermi in un posto che mi costringe a vedere, e soprattutto ad ascoltare, altra gente di cui potrei fare benissimo a meno. Il problema è che se il fatto di lavorare a casa venisse visto come un "vantaggio" e quindi da remunerare meno o a cui dare meno garanzie. Insomma per farla breve il discorso è sempre lo stesso. A questi "cervelloni" dell'economia l'unico mestiere che gli piacerebbe farci fare è quello dell'ortolano. E non per motivi ecologici.

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  8. Sappiamo che i segnali ci sono tutti, ma non sappiamo cosa c'è dentro quel "ci"?
    Bisognerebbe cambiare il nome a quelle virgolette, tanto per cominciare. Poi non so come faccia tu a pigiare tutti quei tasti... Forse avrei bisogno di cinque dita supplementari. E il mac ce l'ho solo a casa. E finché non mi consentono di telelavorare... dovrò destreggiarmi anche con la Microsoftcreatura.

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