venerdì 9 luglio 2010

frizzi e lotzi


Non ho amato il primo Toy story. Sarà stato il doppiaggio di Fabrizio Frizzi, la poca simpatia dei personaggi principali, o forse averlo visto a cavallo tra il primo e il secondo tempo della mia storia con AP, fatto sta che mi aveva un po’ annoiato. Ho saltato il turno per il numero 2, ma davanti a un 3 di cui avevo letto meraviglie non ho resistito. E ho fatto bene. La storia non è un pretesto di riciclo ma parte da un’idea forte e bella che funziona per tutti i 95 minuti. Si piange, e pure tanto, soprattutto sul finale che, tra l’altro, garantisce in modo intelligente un possibile numero 4. Il doppiaggio è sempre la nota dolente: Frizzi è Frizzi, di Gerry Scotti non si capisce il senso, Faletti ha il tono perfetto del clown triste ma non ci mette anima, funziona bene invece il duo De Luigi-Gerini. Sulle polemiche delle femministe americane cali saggiamente l’oblio, altrimenti dovrebbero insorgere gli zoppi per la cattiveria di Lotzo e gli spagnoli per gli stereotipi del Buzz resettato. Uh, bellissimo il corto iniziale che deve tanto, tanto a Cavandoli. E Big Baby m’inquieta a 40 anni, credo che da bambino mi terrorizzerebbe.

9 commenti:

  1. Ascoli Piceno? E com'è? Quella non l'ho provata ancora.

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  2. capisci niente, come al solito. ap sono le iniziali! le marche invece mi mancano, mai avuto fidanzate, lì. ma neanche trombato, a dire il vero

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  3. P.S. Cicciobello alla Dario Argento, incubi, terremotati e storie dell'orrore, anche dell'horror vacui... In effetti, da brrrrivido. (Ah, non è vero che in blogspot si può andare a capo senza il br: da Evaso non funzia, sappiatelo voi tutti di questo pianeta.)

    P.S. n° 2 Io ne ho avanzanti da 1,81 (non trombate, marche.)

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  4. dici che devo portarci le ragazze?
    espe

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  5. Dopo aver visto Toy Story ho sottoposto ad orribili mutilazioni il piccolo Pleo, robot parlante del figlio dei vicini. Magari il 3 ci provo a vederlo.

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  6. ms: ci ho messo tre ore per capire il p.s. n. 2 però rido da mezz'ora come uno scemo. cosa vuoi, sono un'anima semplice
    espe: secondo me vi piacerà
    nastenka: stai cercando di dirmi che nel 1995, mentre io mi struggevo il cuore e le palle con le storie d'ammmore, tu eri una povera bimba implume che giocava con le bambole? meno male che sono diventato uno splendido quarantenne...

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  7. No No avevo ben e dico ben 24 anni. Ma uscita dal cinema odiavo qualsiasi giocattolo.[però ho imparato 2 lezioni: 1)farsi sempre pagare il biglietto del cinema 2) se il film non ispira inventare scuse plausibili tipo dire di dover applicare scientificamente l'identificazione di isolati fungini nelle acque di salamoia delle olive nere]

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  8. signora mia non me ne parli, utilizzo le stesse scuse con grande successo!

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  9. nei film dell'orrore, oltre ad un uso spropositato di pagliacci, vengono sempre utilizzate bambole cicciotte e logore con gli occhi rovinati. per fortuna il film l'ho visto in streaming, perciò a parte quelli di essere complice della pirateria e del futuro fallimento delle case di produzione cinematografiche, non ho particolari sensi di colpa.

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