giovedì 16 settembre 2010

let's be fond of each other


Elena, confido in te per la comprensione del titolo, ché l'ho tanto cercato e meditato. Il film è London river di Rachid Bouchareb. Che è un compitino ben fatto, troppo. Uno di quei temi su razzismo e integrazione fra i popoli che a scuola farebbero il botto, ma che a me ha lasciato un po' così. Però, che interpretazioni! Brenda Blethyn, perfetta campagnina, e la buonanima di Sotigui Kouyaté, maschera eccezionale, uno che con gli sguardi dice tutto, anche più di un intero film. Uh, e viene tanta voglia di tornare a Londra. Quella meno turistica, quella che manca ai miei vent'anni.

8 commenti:

  1. elena quella di londra16 settembre 2010 alle ore 12:55

    volemmose benone nella diversità

    OT: oggi odio il mondo. sarà la stampante che non funziona?

    RispondiElimina
  2. che culo che non ho la stampante... se non in ufficio... appunto.

    RispondiElimina
  3. e infatti è quella dell'ufficio. è stata rieducata a suon di pugni e graffettatrici in testa

    RispondiElimina
  4. elena, come si dice superstronzafacciadiculomegabradipa in inglisc?

    RispondiElimina
  5. no, ovvio, mica a te: roma, caput mundi, ministero disgrazia e ingiustizia

    RispondiElimina
  6. (Dantès, off topic - più del solito, intendo - Brezsny ti ha lanciato una sfida impossibile :-D )

    RispondiElimina
  7. (lo so, quell'uomo sta scherzando. o almeno credo)

    RispondiElimina