mercoledì 30 marzo 2011

dizionario bambino della tristezza


Svinalängorna (Oltre) sulla carta aveva tutto per non piacermi: dramma familiare tra finlandesi in terra di Svezia con violenze domestiche, alcool e bambini, presentato da un asettico trailer di comune bruttezza. Ma un po’ per curiosità, un po’ per il giudizio lusinghiero di Unfattovéro, sono andato a vederlo. E ho fatto bene. Perché nulla è di troppo, nulla è fuori posto, non c’è spazio per psicanalisi domenicali e non si piange a comando. Pernilla August, attrice alla sua prima regia, mette dentro al film materiale pericolosissimo, facilmente svaccabile, eppure ne esce a testa alta. Cast particolarmente azzeccato, nel quale spiccano, strepitosi, i due bambini protagonisti, Tehilla e Junior Blad. E si esce con la voglia di avere un quadernetto come quello della piccola Leena.

3 commenti:

  1. quadernetto: piccolo sogno espressivo di carta per tutti i bambini.

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  2. uh, dici che merita? bene, attendevo qualcuno che andasse in avanscoperta, perchè il trailer in effetti mi lasciava un po' perplessa. non di quelli che dici subito categoricamente "questo anche no", ma nemmeno di quelli che ti fanno esclamare "minchia, quando esce?"...
    Ma domani sera ci vediamo?
    (te lo scrivo anche qua, visto che sto ancora aspettando che tu risponda alla mail di giovedì scorso...) ;)

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  3. Maccome? Fate bisbocce? uf-fa.

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