martedì 27 agosto 2013

enoikiazetai


Rieccomi. Mancato tantissimo? Ok, lo so, basta dimostrazioni d’affetto, in fondo sono stato via solo due settimane. Com’è facile capire dal titolo (non lo è?), io e la ms siamo stati in Grecia. Dove “affittasi” è la parola dell’estate, un po’ come da noi “crisi”. Che poi sono in crisi anche loro, ma seria: insomma hanno guai troppo importanti per trastullarsi l’uccello sulle sorti di un vecchio satrapo che nessuno ha voglia di seppellire. Difficile da immaginare? Mannò, di questo passo ci arriveremo anche noi (su le mani, ché diventate ciechi!). Comunque, la Grecia vivaddio è anche altro. È ouzo e tzaziki e tsipouro e metaxa a un tot di stelle e pesce in ogni dove. È un mare che ti ci perderesti dentro. È un lago salato così salato che in questa stagione è solo una distesa grigia che ti viene voglia di zomparci dentro. È sole che non sudi e che non teme ombrelloni. È un posto che da fuori non potrebbe ispirarti di meno, con un maitre tabagista dal figlio scemo e un paio di avventori stile Cinico Tv, nel quale poi mangi da dio. È musica anni Ottanta remixata in greco. È un b&b giovane, colorato, rock e incinto che ti fa colazione in una busta di carta piena di ogni bendiddio. È pietre che a toccarle senti la storia. È sabbia che si infila dove non sospetteresti. È vento che ancora adesso senti il silenzio. È Mr. Cì e i suoi racconti. Siamo noi che facciamo gli adolescenti, non sempre nel senso migliore. Impareremo. È patìn patàn di giornate volate troppo in fretta.

Mancanze - Salonicco 2013, © Dantès

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