lunedì 23 giugno 2014

(all in all) video saved the radio star


Non tutte le classifiche vengono dal Cannibale: questa, per esempio, arriva da Il Karda. Che, essendo più giovane del sottoscritto, ha parlato dei suoi video preferiti degli anni Novanta. Io ho deciso di tenermi largo: la mia è una lista un po’ più Eighties, più DeeJay Television che Mtv, insomma. DeeJay Television, lo spiego ai più implumi di voi, era un programma di video che andava su Italia 1 ed era presentato da giovani e allora sconosciute creature di Cecchetto come Fiorello, Linus, Albertino, Gerry Scotti, un imbarazzante Jovanotti e quella gnocca stratosferica di Kay Rush. Detto ciò, ecco l’elenco, stavolta in ordine cronologico. Ah, per aggirare le menate di youtube, i video si guardano cliccando sui titoli...

Regia di John Landis, devo aggiungere altro? Ah, sì, la risata di Vincent Price. E Michael Jackson in versione zombie. Una perla. E, per un corto circuito mentale troppo lungo da raccontare, mi ricorda quando mi persi in gita a Roma e mi venne la febbre. 







Relax – Frankie goes to Hollywood (1983)
Sia la versione originale molto frocia, sia quella etero di Brian De Palma in Omicidio a luci rosse, le ho sempre trovate geniali, compreso il grassone piscione. Peccato che, dopo quel gran bell'album che era Welcome to the pleasuredome, il gruppo si sia dissolto.


Karma chameleon – Culture club (1983)
Che fosse una canzone triste l'avrei scoperto tempo dopo, all'epoca mi piacevano il ritmo, quell'ambientazione da vecchio Sud, con il battello, ladri e truffatori e tutto il resto. E fu amore a prima vista con quella strana, adorabile creatura di nome Boy George.




I want to break free – Queen (1984)
La prima volta che l'ho visto ho pensato più o meno che facesse cacare. Poi, dopo un po' di volte, ho cominciato a sghignazzare e ad apprezzare. Grandi Queen sdoganatori della libera sessualità, casalinghe disperate e baffute. Kitsch e genialità, com'era nel loro stile migliore.

Sempre adorata come cantante, apprezzata tardi come donna. Video geniale, visionario, poi riciclato anche in pubblicità, diretto da quel genio anni Ottanta, da noi misconosciuto, di Jean-Paul Goude, all'epoca suo compagno.

Intanto gioite: quello che vedete è uno dei pochi video che quella adorabile, geniale testa di cazzo non ha ancora fatto oscurare. È il pezzo con cui mi innamorai segretamente degli urletti di Prince. La passione vera però sarebbe sbocciata di lì a poco con Sign o' times.




Sì, lo so, la canzone è del 1971. Ed esiste anche un video originale, con John al pianoforte e Yoko che spalanca le finestre. Ma il videoclip del polacco Zbigniew Rybczyński, che faceva queste robe qui in un'epoca in cui il digitale era quasi un sogno (cercatelo su internet, please!), è bellissimo.

Non ve l'aspettavate? Dovreste dare un'occhiata al mio iPod. Questo video kafkiano e ragnateloso mi è sempre piaciuto da morire. I Cure li ho conosciuti meglio dopo, ma questa è un'altra storia.

Facciamo che chissenefrega del testo misogino (soprattutto alla luce di un video che misogino non è)? Un capolavoro dall'inizio a (soprattutto) la fine. Sesso droga e unzunz. È stata per qualche anno la suoneria (fatta con le mie manine sante) del mio telefono.

Adoro entrambe le versioni, entrambe omaggi al cinema fantastico che fu: difficile scegliere tra la pianta gigante e la microragazza in provetta. E il pezzo di questa dimenticata band belga è delizioso.



Lo so, avevo promesso più sesso. Ma magari faremo un'altra classifica, che ne dite?

6 commenti:

  1. ma i video degli 80s facevano schifo!
    molto meglio quelli dei 90s ;)
    e molto meglio le liste cannibali di quelle del karda, uahahah :D

    RispondiElimina
  2. ne conosco solo metà di questa lista...quella degli '80...

    RispondiElimina
  3. Ho idea che sia piú dissacrante Freddy Mercury nel video godibilissimo dei Queen che la patonza misogina al vento :-D

    RispondiElimina